Hai trovato 10 lire del 1960? Scopri quanto possono valere oggi: alcuni modelli valgono oro

Hai una vecchia moneta da 10 lire del 1960? Alcuni esemplari oggi possono valere molto di più di quanto immagini. Ecco cosa devi sapere 

Vi è mai capitato di trovare in un vecchio cassetto assieme a bottoni sparsi e vecchi scontrini, delle monete della vecchia lire? Ebbene, se vi capita una vecchia 10 lire del 1960 non affrettatevi a buttarla via. Vale la pena dare un’occhiata. Perché a parte il valore che questa moneta può avere, dietro c’è proprio una storia che vale la pena conoscere. In realtà, la 10 lire del 1960 ha una storia alle spalle, un contesto che oggi non ci immaginiamo nemmeno. L’epoca in cui fu coniata questa moneta era l’Italia del boom economico, ma anche del dopoguerra ancora fresco, delle biciclette più delle automobili, dei sogni ancora con i piedi per terra. Cerchiamo di capirci qualcosa in più.

Il valore storico della 10 lire del 1960

Quella moneta venne coniata per il decennale della Repubblica Italiana. Su una delle facce di questa moneta troviamo un volto giovane. Sul rovescio invece, troviamo un ramo d’ulivo, simbolo di pace e, a voler essere un po’ poetici, anche di tenacia. L’incisore fu Giuseppe Romagnoli, uno che di monete ne capiva parecchio. Ma ora passiamo al nocciolo: quanto vale questa moneta?

Tutto si riconduce sempre alle condizioni dell’oggetto. Se la moneta è malconcia, graffiata, ossidata o piegata il valore è prossimo allo zero. Al contrario, se l’hai conservata come se fosse una reliquia di San Gennaro, allora il discorso cambia. Una 10 lire del 1960 in condizioni “Fior di Conio” può valere fino a 50 euro. C’è chi dice anche di più, ma già così non è male per una moneta che valeva dieci lire, no? Poi c’è da dire che non tutte sono uguali. Alcuni esemplari, in particolari tirature, sono più rari di altri. Ed è qui che il collezionista comincia ad essere interessato. Se la tua rientra tra quelli meno comuni, potresti trovarti in mano una piccola fortuna. Nel senso più relativo del termine, sia chiaro.

Occhio alla domanda

Il mercato è un po’ come il meteo: cambia continuamente. Un giorno le 10 lire fanno gola a tutti, il giorno dopo finiscono nel dimenticatoio. Però negli ultimi anni la numismatica ha ripreso piede. Complice l’effetto nostalgia o forse il bisogno di mettere da parte qualcosa di tangibile, molti si sono messi a collezionare. Questo ha portato i prezzi a salire un pochino, anche per monete come questa. Quindi, prima di prendere qualsiasi decisione fai verificare la tua moneta. Meglio dare un’occhiata su siti specializzati o rivolgersi a un perito serio, che sa valutare per bene la moneta.

Dove vendere

Se decidi di vendere, hai diverse strade. I negozi di numismatica sono una possibilità, ma bisogna fare attenzione alle cifre che propongono. Le piattaforme online, tipo eBay o Catawiki, ti danno più visibilità, ma serve un minimo di accortezza: foto nitide e descrizione onesta. C’è anche l’opzione fiera numismatica. Lì trovi di tutto: collezionisti appassionati, venditori competenti, curiosi che passano solo per vedere se trovano le 100 lire con Minerva.

Non è detto che la tua 10 lire del 1960 ti cambi la vita. Ma non è neanche detto che sia solo un pezzo di metallo inutile. Magari vale qualcosa, magari niente. In ogni caso, è un pezzo della nostra storia recente. E se decidi di tenerla, magari tra vent’anni varrà di più. O magari no. Però è lì, nel cassetto, a ricordarti che certe cose passano di mano, ma non passano di moda.

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